lunedì 17 marzo 2008

A questo mondo nessuno ti dà niente per niente, sarebbe una perdita di tempo per tutti e due












Ti sei mai accorto della paura che si legge dentro i tuoi occhi?
Ogni persona combatte principalmente contro se stesso e le proprie fobie interiori.
La persona UNO è la mente conscia critica e nevrotica.
La persona DUE è la parte inconscia, il sistema nervoso che sente tutto, in balia dell’emotività.
La parte UNO immagina che la parte DUE sia stupida e sorda e ingrata; lo strumento fondamentale diviene l’abilità di restare calmi in mezzo ai cambiamenti rapidi e sconvolgenti, la lotta titanica contro l’inquietudine e il lato oscuro della solitudine.
Obiettivo, far dialogare le due persone, evitando lo sfinimento per il controllo delle stesse, evitando logorii estremi per la ricerca dell’equilibrio.
Strategia: lucida forza di volontà con necessaria serenità di fondo.
Difficile a volte provare affetto verso la razza umana, per incapacità di poter portare un contributo davvero sensato, a se stessi in prima battuta, contrapposta all’illusione di comprenderne le reazioni.
Un passo ancora, solo un piccolo passo in avanti ancora …

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma e’ la paura di commettere gli stessi errori ( essersi lasciati trasportare dalle emozioni senza ascoltare la ragione) che non ci permette di andare avanti?
se si riuscisse ad agire seguendo regole ben precise (ragione) si eviterebbero le sofferenze??? Perche’ in fondo , diciamocelo chiaramente, quello che sara’ un fallimento alla ragione e’ visibile fin dall’inizio e’ il cuore che continua a farci illudere e sperare che non sia cosi’ .

“non avessi mai visto il sole avrei sopportato l’ombra ma la luce ha aggiunto al mio deserto una desolazione inaudita”


Luna

bruto ha detto...

Cara Luna,
beata te che hai i superpoteri! Ti scoccia mica darmi i 6 numeri vincenti della prossiama estrazione del Superenalotto? grazie!

Anonimo ha detto...

E’ vero che a volte ci imbattiamo in imprese impossibili, consci della possibilità che il mancato buon fine ci porterebbe alla destabilizzazione. Ma non credo ci siano esiti la cui prevedibilità sia misurabile in base al peso di razionalità ed emotività di quell’evento. Della serie: lo scopriremo solo vivendo…
Credo sia difficile trovare un equilibrio tra i due elementi del nostro io: l’emotività vince quasi sempre quando abbiamo un’occasione di slancio verso la felicità… la razionalità ci soccorre nei casi in cui siamo costretti a raccogliere i pezzi di noi stessi sbriciolatisi durante il volo verso quella felicità.
E’ un circolo vizioso: la serenità di fondo è allo stesso tempo presupposto e obiettivo della necessità di far dialogare le due parti.

bruto ha detto...

Io stavo in realtà parlando di Tennis ..

Anonimo ha detto...

mi piace pensare che il mio lato UNO sia quello più cretino dei due, perchè la razionalità va bene in molti campi applicativi ma non con se stessi. di conseguenza il lato DUE, la mia anima emotiva, è quella che mi deve dare la temperatura del mio comportamento. sarebbe bello lasciare la DUE sfogarsi fino allo sfinimento, fino a che trovi nel suo centro la calma e la serenità necessarie a dire alla UNO di non rompere i coglioni.
personalmente, la DUE dice qualcosa che viene vagliato dalla UNO.
sono solo personali ipotesi, of course.
supermela

Anonimo ha detto...

tennis?
noooo.... ma allora l'omino dell'immagine è solo un raccattapalle?

Anonimo ha detto...

5 , 12 , 90 , 6 , 33 , 17 .....

Luna

Anonimo ha detto...

Il confronto quotidiano dei due massimi occupanti della nostra psiche, credo generi quella meraviglia che è l'unicità di ognuno di noi.
E' vero, assistere/gestire questo è un lavoro strenuo, ma se guidato dalla passione di possederlo, conoscerlo, evolvere con esso, diventa senso e guida del nostro esistere.
I pensieri trasversali, che si liberano sopra le due entità, mi piace crederli onde sulle quali cerchiamo da sempre come tirarci in piedi sulla tavola, ma ce la godiamo anche di pancia, sono il letto del vento che per una vita intera tentiamo di risalire cazzando allo spasimo le nostre vele, ma anche i lunghi bordi vanno bene...
(leggi: tennis e oltre...)
Sì, dài, questa affannosa, continua e consapevole ricerca d' equilibrio, rappresenta il nostro piccolo grande slam.
rmc

Il pensare è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano.
B.B.

bruto ha detto...

F.Y.I. il raccattapalle dell'immagine si chiama SISIFO.

Anonimo ha detto...

Strani questi greci... campi da tennis in salita... boh!!!

"E poi Sisifo vidi, che spasmi orrendi pativa che con entrambe le mani spingeva un immane macigno. Esso, facendo forza con ambe le mani ed i piedi su su fino alla vetta spingeva il macigno, ma quando già superava la cima, lo cacciava indietro una forza. Di nuovo al piano così rotolava l’orrendo macigno. Ed ei di nuovo in su lo spingeva e puntava; e il sudore scorrea pei membri e via gli balzava dal capo la polvere".
Omero - Odissea

Anonimo ha detto...

la ragione è il timone , l'emotività la vela nella nostra vita da naviganti; inseparabili l'uno dall'altro in un mare in balia di forti correnti e venti impetuosi.
Joy

Anonimo ha detto...

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