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venerdì 7 dicembre 2007

Il gioco delle sedie



“Si mettono al centro della stanza delle sedie; il numero di queste deve essere una in meno rispetto al numero dei bambini che partecipano al gioco. Quando inizia la musica i bambini girano intorno alle sedie e quando questa si interrompe tutti devono sedersi. Il bambino che resta in piedi è squalificato. Si toglie una sedia e si ricomincia. Vince l'unico bambino che riesce a sedersi sull'unica sedia rimasta.”

Non voglio commentare la crudeltà del gioco per il senso di frustrazione e inadeguatezza che crea nei suddetti mocciosi, ma ho l’impressione che questa logica perversa sia presente in molti aspetti del nostro transito terrestre. Spesso incontro persone per la paura di non trovare la propria sedia si gettano impetuosamente sulla prima che trovano, senza pensarci molto, senza valutare se è quella più adeguata, ma solo spinte dal terrore di essere fuori dal gioco. Per contro, mi accorgo che altre, pur non meritando la squalifica, si ritrovino estromesse dalla fase successiva, magari solamente per aver cercato la propria sedia, quella desiderata e non necessariamente quella più vicina.
E’ avvilente tanto l’ingiusta squalifica quanto il vedere piccoli bastardi su una sedia inadatta.

domenica 23 settembre 2007

Il Trono Imperiale



Vorrei fare un sondaggio tra le centinaia di migliaia di lettori che cliccano FIND A CURE quotidianamente.
Il sondaggio verte sull’argomento in evidenza nel titolo, il Trono Imperiale e vuole mettere in luce il grado di conoscenza della platea su questo nodo basilare intorno al quale ruotano le nostre esistenze. Per rendere attendibile il sondaggio, così come suggerisce l’Abacus, è assolutamente vietato andare su Guugol a cercare notizie prima di rispondere - tanto vi sgamo - anche perché chi contravverrà a questa richiesta riscontrerà probabilmente solo un simpatico giocattolino della Playmobil così nominato. Peccato, non si tratta di quello. Se le prime proiezioni degli exit pol dimostreranno, come auspico, che almeno la metà degli aventi diritto al voto non ha un’idea chiara sulla questione – ribadisco chiara non vaga – potrò ritenermi soddisfatto: il mio grado di ignoranza è meno imbarazzante di quanto creda, pertanto il mio senso di inadeguatezza e inutilità su globo terracqueo potrà rientrare in limiti tollerabili, lasciandomi ancora per qualche tempo libero di camminare a testa alta per le vie di Viverone e provincia.
Dico così perché qualche tempo addietro ho dovuto affrontare con imbarazzo preoccupante, accompagnato da una smarrita faccia senza sguardo, l’evidente mia incompetenza su questa spinosa questione ed altre della stessa… categoria merceologica. Sono consapevole, e ne sono fiero, di essere sceso per certi versi dalla montagna con l’ultima piena, ma non posso permettere che il fagocitante territorio urbano mi faccia sentire così impreparato!
Bene, adesso che siete arrivati alla vostra veneranda età, non si sa come, ottenebrati dall’ignoranza e accertato che il sondaggio avrà dato l’inevitabile esito scontato, voglio tranquillizzarvi dicendovi che ciò nonostante la continuazione della specie umana potrà essere garantita ancora per molto tempo, cambiamenti climatici permettendo.

P.S. a quelli che sono sopra la media e conoscono l’argomento trattato, rifuggendone, voglio comunque dire di non preoccuparsi: l’eventualità che vi venga chiesto qualcosa di più di una semplice descrizione è altamente improbabile.