venerdì 24 agosto 2007

Meno male che adoro il vento



"Sembravi imprigionato in una sfera di cristallo, come quelle con i paesaggi invernali che scuotendole solo la neve si muove al suo interno.
Invece questa palla di vetro è stata capace di esplodere e solo adesso vedo le schegge che volano dappertutto e con loro anche la vita ristagnante che pareva ingabbiata irrimediabilmente in limiti invalicabili.
Ti credevo incapace di uscire da quei confini trasparenti e rimango attonito nel vedere lo spettacolo di quei frammenti sparsi ovunque."


In giornate come queste, dove il cielo che adoro ha quell’aspetto nordico, discontinuo, fatto apposta per farsi guardare per ore come una sequenza tratta da un film della "Qatsy Trilogy", consigliatissima , mi chiedo come sia possibile paralizzarsi su una considerazione, una e una soltanto e non capire che lo sguardo potrebbe rivolgersi in diverse altre direzioni, spinto dallo stupore concesso alla vista. Davanti a me un fronte nuvoloso nero, nerissimo mi fa presagire un’imminente pioggia torrenziale, poi dallo specchietto retrovisore vedo l’immagine delle montagne restituite con colori saturi da un sole limpido e accecante. Mi appaga pensare che le successioni di piani si alternino senza soluzione di continuità e penso così alle diverse direzioni che potrei prendere quando sono sotto un cielo come questo, stimolante e in continuo movimento. Mi piace pensare alle alternative che offre e alle diverse traduzioni ottenibili.
Un’altra nuova possibilità.

"Mi sorprendi ancora mentre ti ascolto e ti fisso stupito. Ti vedo incapace, irrisolto e prendo atto che esiste una tridimensionalità che ho forse trascurato ma che offre forme e interpretazioni distinte se solo mi fossi soffermato un po’ di più a guardare intensamente, in profondità ed oltre, dando ascolto a quella voce deliberatamente repressa e non considerata."

Resta incomprensibile come le logiche così fondate sembrino ora avulse da questa desolazione, dissipandosi con tanta arrendevolezza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...allora la direzione giusta, alla fine, l'hai trovata...L

bruto ha detto...

No, ma mi piace depistare con balzane allegorie e riportare in modo ermetico quello che mi dice il cervello, che ultimamente è discretamente straripante. Comunque la "direzione giusta" so solo che esiste, l'ho sempre saputo.
TODO RECTO, come mi sentivo dire un mesetto fa.