martedì 10 luglio 2007
Y.S.U. (Yogurth Socialmente Utile)
Perché comprare un prodotto industriale quando in una mezz’ora e con una spesa di 3,50 euro riesco a farmi una scorta per due settimane di ottimo yogurth? Se molti se lo facessero in casa quanti mezzi di trasporto in meno con le scritte NESTLE’, YOMO, DANONE, GALBANI ci sarebbero sulle strade? Nel mio piccolo, anche con questo gesto, do una mano all’ambiente, alla riduzione dell’inquinamento, del traffico, del rumore, spendo meno ma soprattutto faccio uno YOGURTH STREPITOSO e senza yoghurtiera!
A grande richiesta, ecco come.
Ingredienti:
- latte BIO LUNGA CONSERVAZIONE
- YOGURTH BIO
attrezzatura:
- pentola
- mestolo
- imbuto
- termometro per alimenti in vetro (non indispensabile, ma meglio averlo)
- vasetti vetro (suggerisco i Bormioli da 15 cl, quelli piccolini che fanno giusto una dose di yogurth)
- lampadina da 40w con filo lungo a sufficienza per arrivare nel tuo forno.
Procedimento:
Io faccio 2 litri di latte BIO COOP con 2 vasetti di yogurth BIO COOP e mi vengono circa 12 barattoli Bormioli da 15 cl, una discreta scorta che una decina di giorni dura senza problemi, a volte anche di più.
Scegli le date di scadenza più lontane, vecchio trucco ma qui è importante.
Utilizza possibilmente strumenti in inox (pentola, mestolo e imbuto) e non ciucciare il mai cucchiaio, si parla di bacilli e fermenti quindi tutto più sterilizzato possibile.
Fai scaldare il latte fino a bollitura, occhio che aumenta un sacco il volume all'innesco della bollitura, fallo sobbollire a fuoco medio-basso per almeno 10/15 min. così perde eventuali tracce di H2O e il risultato finale sarà uno yogurth più compatto.
Poi lo lasci raffreddare fino a 40° , usa un termometro per alimenti (non semplice da trovare, puoi usare quello da vino, io uso quello che usavo in camera oscura per i bagni di sviluppo), se non ce l’hai considera che quella temperatura è quando non fuma quasi più ed è tiepidino. Io metto la pentola nel lavandino immersa in acqua fredda per far prima.
Togli la panna che si forma sopra, poi mescola bene bene i due vasetti nel latte, non solo girando ma sollevando a mestolate il latte e facendolo ricadere nella pentola o usando un frustino. I due vasetti di yogurth tirali fuori dal frigo all’inizio dell’operazione e aprili, così c’è meno shock termico.
Nel frattempo nel forno hai messo la tua lampadina a 40 watt fatta con un filo piatto evitare spifferi dalla porta, questo permetterà di avere per le ore necessarie per la fermentazione i (circa) 40° necessari.
Infila il latte nei vasetti, occhio che siano perfettamente asciutti e senza odori, specie il tappo (ieri ho mangiato uno yogurth al gusto cipolle di tropea che quasi muoio).
Consiglio: metto la lampadina in alto sulla griglia e i vasetti nella teglia sul fondo, per una questione di propagazione uniforme di calore ma anche di peso. I tappi li appoggi solo, non serrarli, dopo circa 8 ore togli tutto, stringi i tappi e metti in frigo, non puoi mangiarlo subito.
A seconda del tempo di fermentazione i bacilli si sviluppano in modo differente, con otto ore trovo venga decente, dolce e compatto, sicuramente meno acido di quello originale ma sul tempo c'è abbastanza tolleranza, non meno di 7 ore direi, ma una volta l'ho dimenticato almeno 10 ed era mangiabile ...
La morte sua è con il miele, ma anche con la frutta frullata o marmellata molto liquida è ottimo, io faccio quella di fragole o mirtilli non troppo gelatinosa a questo scopo. Anche con l’orzo solubile non è male.
Sembra un'operazione complessa, ma così non è, prova e fammi sapere, io da quasi due anni non ne faccio a meno...
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10 commenti:
Prova miele e noci è una delizia!
non credo mi riprenderò facilmente dallo schock di averti visto preparare lo yogurt. anche se va detto che uno dei punti più bassi è stato quando hai tirato fuori dal frigo la marmellata di arance. cazzo che schifo! ahahahah!
x M: già fatto, alla maniera Greca, la colazione è il mio pasto preferito!
x Danilo: qualsiasi cosa tu mi possa dire, so di essere il tuo idolo. Non ti rendi conto ma quando mi inviti a cena noto che stai un pò diventando come me, ma preferisci la tua maschera di "Rockstarpoetamaledettobukowskycanavesano" ... è solo questione di tempo ...
Basta che non decidi di produrre anche olio d'oliva...eh no ehhhh
gigi
lo yogurth del nostro amico è buono quasi quanto quello turco... ma da comunista che non sa di esserlo (come dice Bruto)preferisco comprare Danone
Tafu (l'autrice di Bruto)
mah... ho notato che il microclima della collina di Viverone è favorevole alla coltivazione degli ulivi, ma per Amicizia ti prometto che non mi metterò mai a fare concorrenza all'OlioCartenì!
Scusate...ormai quest'olio sta diventando mitico. Lo voglio, come si acquista? Si inoltrano ordini sul blog?!Laura
Laura L'olio Cartenì nasce da una vecchietta, mia nonna che cerca ancora imperterrita di fare le cose fatte bene. Mia nonna non conosce i prodotti Bio e altre menate, mia nonna fa l'olio dalle olive raccolte come si deve dall'albero e non da terra, curando la campagna come un "vero vecchio" sa fare(chiaramente lei da le direttive e una squadra di contadini le realizza). Solo le cose che servono alla qualità. E quando ha in casa il frutto del suo lavoro è li a chiamare tutti i parenti come fosse nato un figlio. Questo è l'olio Cartenì, ora dopo questa premessa mielosa e sdolcinata passiamo al mio compito. Un giorno, da buon figlio di questa società consumistica ho detto a mia nonna,"Nonna va bene l'olio ma qui occorre fare business" ed è iniziata questa "Vendita amichevole" (dicesi vendita amichevole una vendita esentasse). In realtà la produzione è piccola e fino ad oggi sono stati riforniti amici e amici degli amici. Il prezzo è di 30€ per 5 litri di olio se sei interessata contatta bruto.
Gigi, spera che le fiamme gialle non vengano a conoscenza di questo Blog ... comunque l'Olio Cartenì di provenienza salentina è strepitoso! (messaggio promozionale soggetto a compenso percentuale sulle vendite)
Bè visto che BRRRUTO(ma non troppo...)promuove è una garanzia. Sti cazzi, sento già il gusto. Che faccio? Pago già? Laura
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