giovedì 5 luglio 2007

Nanetti & altre Amenità 1









Sento il respiro che replica la consuetudine
dalla quale divelgo i ruoli spogliati di valore
e che incredulo subisco con l’egoismo dei giorni.



Oggi ti concedo l’ultima bugia
ma adesso lasciami sospeso
cullato dai flutti di questo fortuito ritorno.



Voglio una dialisi che mi cancelli l’ovvio
e che la mia rabbia di adesso
annulli ogni residuo di gravità
al danno quotidiano a cui mi espongo.
Quello che non sono, non lo diventerò.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre...L.

bruto ha detto...

Ridere? Chi è stato a ridere?

Anonimo ha detto...

Leggi: SOLO CHI CONOSCE IL DOLORE PUO' PARTORIRE SCRITTURE SI PROFONDE..sempre che ne sia l'artefice.L.

bruto ha detto...

beh certo, se dovessi fare citazioni di altri (vedi Itaca) metto il nome dell'autore, so poco di Ariosto ma sono onesto ... Mi chiedo spesso se pubblicare certe robe abbia senso, in effetti sono astrazioni molto personali generate da situazioni ahimè terribilmente concrete. Però cara .L. ci sono persone come te che scrivono commenti molto articolati e altrettanto personali, il che mi gratifica molto ... ma .L. sta per...?