martedì 3 luglio 2007

Tatuaggi




- Mi hai fatto quasi piangere!
- Uh! E per cosa?
- Niente, è che dici delle cose …
- Ma figurati, non l’ho fatto per commuovere è solo che penso a un sacco di cose, osservo, immagino; lo faccio in continuazione e allora prendo appunti che poi raccolgo qui, confusamente.
- Su un blog di pubblico dominio … mah!?
- Perché no? Certo che non posso scrivere articoli come “La filosofia come educazione alla convivenza” mi rendo conto che scriverei una marea di cazzate, anche maggiori dell’originale …se mai fosse possibile …
- Ma falla finita con quello! Io credo che tu scriva cose sono troppo personali, eppoi scordati che commenti quella roba.
- Perché? Non trovo niente di cui vergognarsi, per vergognarsi ci sono molti altri motivi. Ne vuoi sentire qualcuno?
- No grazie, li so a memoria; non riesci ad evitare di pensarci, vero?
- Come potrei? Per togliere un tatuaggio non basta coprirlo, è un’operazione più complessa, allora pensi che non dovevi fare quel cazzo di tatuaggio e dovevi pensarci prima!
- D’accordo, è vero, ma mica puoi stare lì a farti ‘ste paranoie per un tatuaggio che non si nota neppure …
- Tu non lo vedi, io me lo sento addosso ogni momento e mi odio per averlo fatto, che idiota!
- Sei troppo incazzato, sei intrattabile in questo stato, vai a pedalare o a nuotare o a fare una di quelle cose che ti fanno rilassare.
- mmmhhh, già fatto …però posso fare una crostata di limoni!


Quando capisci che il tuo sguardo è nella giusta direzione?

Quando non sopporti chi non chiede mai “perché”.
I bambini , gli scienziati, le persone geniali si chiedono “perché”, così scoprono delle cose o per lo meno provano a darsi risposte, spinti dalla curiosità, dai dubbi, dalla voglia di capire.
E quando non sopporti chi è privo di entusiasmo, non è curioso, chi si alza al mattino e ricopre la giornata di apatia.
Ad un tratto ti svegli e pensi che hai ancora un sacco di cose da fare, non perdi la voglia di sperimentare, anche se sei pigro, o di fare una cosa che non hai mai fatto, sfidandosi anche in gesti insignificanti.
Migliorare la propria crostata: i pinoli e anacardi tritati con l’uvetta, per esempio, ci stanno benissimo!
Quando ti rendi conto che un progetto o un’idea ti appassiona, allora realizzi che sei sulla strada giusta. Eppoi osservare, osservare e fissare nella testa immagini, le immagini diventano sensazioni eppoi ancora figure ideali che rincorri e tolgono la gravità dalle cose.
Fai quello che sai fare meglio, restando appagato dall’iperattività che senti di dover soddisfare, regalandoti micro-dosi di autostima ad un ego un pò confuso.

Le merendine, di quando eravamo bambini, non torneranno più …

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Bruto, non capisco se ti riferisci davvero ad un tatuaggio, oppure parli per metafore! Sei criptico :P
I tatuaggi non si tolgono, non si coprono...al limite possono evolvere in qualcosa di più grandioso.
Il tuo tattoo dei Cult è una figata, vanne fiero ^___^

Yayo, Pogliozzy

Anonimo ha detto...

sei sulla buona strada,per chi naviga" a vista" come fai tu in questo momento, avere una meta è gia un risultato, pensi finalmente che valga la pena aspettare domani e... partire. A.

Anonimo ha detto...

però è vera questa faccenda del blog, condivido con la tua interlocutrice...a me sembra di scrivere al mondo intero quello che vorrei scrivere solo a te e mi vergogno.neppure l'anonimato di una sigla mi convince,ma poichè ti voglio bene e so che ci tieni; eccomi! e poi io non so scrivere come te. Tu hai parole meravigliose,che sai dosare perfettamente - come gli ingredienti delle tue crostate - e che a me trasmettono forti emozioni e per questo ti sono grata.Ah, dimenticavo mi hai chiesto di scrivere la frase di mio cognato, eccola : "Nella profondità dell'inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile" . perchè l'avrà mandata proprio a me secondo te? bacio. cs

bruto ha detto...

Per Pogliozzy, a proposito del mio tattoo ti cito N.Cage in CUORE SELVAGGIO (David Lynch - 1990) "La mia giacca di pelle di serpente rappresenta la mia invidualità e la mia fede nella libertà personale". Grandissimo Film.

Per A.: ieri ho capito perchè mi lasci navigare a vista, grazie!

Per CS.: ieri c'era su RADIO2 un semiologo che parlava dei Blog, guarda caso, e ne parlava molto positivamente. La gente ha ricominciato a scrivere. I tuoi aforismi vogliamo mica perderli?

Anonimo ha detto...

"Bisogna trovare il proprio sogno perchè la strada diventi facile.
Ma non esiste sogno perpetuo.
Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo,e non bisogna volerne trattenere alcuno.H.Hesse " A.

Anonimo ha detto...

un mio amico mi diceva l'altro giorno che c'aveva un tatuaggio da togliersi, io ci ho chiesto come pensava di toglierlo e lui ha detto "ce ne faccio uno più grosso sopra". chiaro no? in ogni caso le regole della potatura valgono anche nella vita... caro bbruto se quest'autunno vuoi venire a potare la vigna con me ti spiego un paio di trucchi... ho anche delle forbici affilatissime... socmel. [rage against anonimato]

bruto ha detto...

H.H. la sa sempre lunga. A. è sintetica, chirurgica e non sbaglia un commento. Ma anche Danilo con le sue sottili metafore vitivinicole mi da sempre una grossa mano e mi fa sorridere: prepara le forbici, a sto giro non mancherò!(e se il tatuaggio portasse sfiga? e se per coprirlo ci facessi un grosso 2 di picche? vale?)

Anonimo ha detto...

Mi ricollego al commento di A. quando dice che non esiste sogno perpetuo...
E tatuaggio dopo tatuaggio, con il corpo e l'anima pieni di segni (in)visibili e indelebili, ci toccherà accettare che tutto è eternamente mutevole...
Stefania (da oggi facciamo Ste...)
"Tutto è destinato a mutare.
L'incendio di una foresta si estinguerà.
Il mare in tempesta si placherà.
Gli eventi naturali si susseguono l'un
l'altro senza alcun avviso ai naviganti.
Nel cielo, le bolle di sapone ascendono le
correnti e poi, improvvisamente, scoppiano.
Il divenire si perpetua attraverso il
passaggio da un termine al suo opposto.
Si sappia: la vita è questo tumulto, un
disequilbrio geometrico che rompe le acque
per poi convogliarle in un fiume placido.
Una assenza di sbilanciamento si tradurrebbe
in un danno per una realtà intrinsecamente
mutevole. Nelle più gravi situazioni, quando
il peggio sembra essere accaduto, è
indispensabile avere pazienza. Ma non solo:
non sarà sufficiente sapere che i cambiamenti
sono parte integrante delle nostre esistenze:
sarà necessario attenderli, cavalcarli.
Correndo incontro alle variazioni soltanto,
non rischieremo di essere destabilizzati.
In sella al tifone le lacrime volano via." Miao Yin

bruto ha detto...

Questa reazione a catena, questo scatenarsi di commenti legati tra loro tra persone che non si conoscono mi piace un bel pò! Attualmente non trovo nulla di più gratificante che comunicare e conoscere il punto di vista di una platea potenzialmente infinita ... che casino ho scatenato?!?

Anonimo ha detto...

Qualche tempo fa, stavo lavando i piatti, di colpo mi sono sentita come fagocitata in una zoommata. Come in certi effetti nei documentari, l'inquadratura che all'improvviso si allontana velocissima allargandosi sempre di più fin quando l'immagine principale viene inghiottita... nello spazio...inquadrando tutta la Terra, lo Spazio Infinito. Mi sono sentita così infinitamente sola e insignificante. E' stata una sensazione indescrivibile e che infatti mi sono tenuta per me, fino ad oggi. Cosa vuol dire? Forse è il frutto di troppe domande che mi pongo, troppi "perchè" che non trovano risposta, troppi scavi dell'anima. C'è da andare fuori di testa a porsi troppe domande,cercare di dare troppi significati a troppe sensazioni o accadimenti...e non mi riferisco a cazzate del tipo "perchè Corona ce l'ha con Woodcock". Quando vedo una coppia di anziani non riesco a fare a meno di pensare come può essere stato il loro passato; le loro speranze e sogni si saranno realizzati? Prossimi al termine della corsa avranno paura di rimanere uno senza l'altro? Come vivranno? Avranno ancora delle speranze o delle aspettative? Ricorderanno di essere stati felici, se mai lo sono stati? I loro occhi avranno accettato i cambiamenti? Si sentiranno soli o avranno figli e nipoti che allietano la loro vecchiaia? E potrei andare avanti all'infinito ma mi impongo di smettere di fissarli e tormentarmi. Uno psicologo una volta mi disse che alla troppa sensibilità avevo la fortuna di unire una buona dose di autoironia. Ho invidiato spesso la superficialità che mi circonda in varie direzioni perchè continuo a sentirmi sola in questa sensibilità... perchè non riesco a condividerla, non riesco a far capire quanto è bello fissare una nuvola che si trasforma o a far capire che a un cane la parola non serve, basta osservare.
La giusta direzione? Forse io l'ho trovata con una mia personale filosofia di vita che prevede una giusta dose di sofferenza inevitabile per "crescere", perchè si cresce sempre... fino alla morte. Se parliamo di sentimenti...bè la giusta direzione inizia dopo un lungo esame di coscienza, con tanta umiltà... e il tatuaggio, se metaforicamente oltra ad "indossarlo" è una storia finita si sbiadirà col tempo ma come le cicatrici non scompariranno mai del tutto. Rimarranno lì a ricordarti un pezzo del tuo passato a cui dovrai guardare sempre meno.L.

Anonimo ha detto...

No.. aspetta un momento con la storia dei vecchi: ma chi l'ha detto che ormai sono arrivati alla fine della strada,perchè non pensare che sono stati e sono ancora felici, che difronte a loro c'è semplicemente una strada più breve ma sempre una strada.
Altrimenti mi tocca pensare che "vecchi "lo siamo un pò tutti quando smettiamo di sperare.A.

Anonimo ha detto...

i vecchi,meglio gli anziani sennò mia nonna di 88 anni si offende se si collega al blog, sono il mio "sogno".ricordo quando erano acora in due (lei sconfigge lui 2 nanni fa!) si organizzavano le vacanze estive e quelle natalizie senza mai perdere un colpo, ogni anno per l'anno seguente.vacanze a lungo termine come se la loro vita assieme non dovesse avere mai fine. non so quanti kilometri di preciso avessero macinato insieme ma io non ho mai percepito un momento di tristezza, mai si sono stancati l'uno dell'altro perchè io li ho visti tutti quegli sguardi e sorrisi che neppure si vergognavano di nascondere. la passione reciproca è stata forte e intensa sino all'ultimo ,
e la strada da fare non è mai stato un problema per loro, non hanno mai contati i km passati o ipotizzato i km ancora da fare. hanno camminato e basta sino al giorno in cui il nonno ha cambiato viaggio, percorso. ha deciso di fermarsi un po'prima sulla strada.sai cosa fa la nonna ancora? progetta le sue vacanze estive e natalizie con la stessa cura che metteva assieme al nonno.
percorre la sua strada con il nonno nel cuore , la sua strada sono ancora i suoi sogni e i suoi sogni sono ancora la sua speranza.ma IO SO che non per tutti è così, so di avere ereditato la passione dalla nonna ma la speranza no , non si eredita , quella me la devo costruire ogni giorno. come ogni comune mortale, quello è l'obiettivo : costruirsi la propria speranza.cs